"oedipus rex" (VM 1985)
ora disponibile (rimasterizzato) su tutte le piattaforme digitali

il nuovo album

Edipo in Ardenza (Livorno)

I

Questo concept–album nasce nel passaggio dall’inverno alla primavera del 1985. Prima la scrittura di un brano, Oedipus Rex, poi la proposta da parte della fanzine monzese VM di pubblicare un nostro album (su cassetta), come numero speciale della stessa, grafica e testi allegati. Proposi appunto un concept “edipesco”: in una settimana esatta, tutti i giorni dalle 14 alle 15 scrivo gli altri testi, sulla base dei quali costruirò anche, la rivisitazione post punk del mito di Edipo – tra Sofocle, Camus e Ian Curtis – che occupa il libretto insieme ai testi ed alle illustrazioni dovute al genio di Giuliano Nannipieri.

Siamo alla III “incarnazione” del collettivo Delta Tau Chi, dopo la I originaria del 1980, (niente canzoni: solo strumentali e installazioni video), la II che realizza tre anni dopo la prima cassetta autoprodotta (con il solo Luca Faggella a fare da tramite tra le due). In Ardenza (a casa mia) nascono i testi, e sempre in Ardenza nella saletta prova di Villa Sansoni nascono le musiche, registrate e prodotte dal gruppo stesso con il mitico TASCAM 4 piste a cassette : diverse sono le mani dei musicisti, diversi i compositori a far nascere questa operina minore del post–punk italiano, di cui siamo parecchio orgogliosi anche col senno di poi. L’ultimo atto, prima dello spedizione del materiale a VM, siamo ancora in Ardenza, Bagni Lido, dove vado a prendere il riluttante grafico: in un torrido pomeriggio di lavoro, l’artista/polemista consegna alla storia della wave italiana il suo Edipo “Mussoliniano” (in senso grafico, non ideologico) , anch’esso testimonianza, in senso visivo, della nostra esistenza ed unicità, anche se , dopo solo un paio di live dell’85, il Collettivo si dissolve senza mai sciogliersi ufficialmente.

Luca Falorni


Solo drastiche danze, su Di Me.”


OEDIPUS REX



1. L’esule cieco (reverse): intro 1:14
2. Ultime danze di Tebe 2:14
3. Delfi 2:30
4. Immobilità leggendarie 4:21
5. Lame 3:06
6. Nozze 3:42
7. Le stesse cose ritornano 2:13
8. Edipo Re 2:31
9. L’esule cieco 6:18

tempo totale: 28:09

Luca Falorni: parole
Luca Faggella voce, chitarra elettrica, basso (3), rythm box
Alessandro Luschi chitarra elettrica
JF Scarfò basso
Ray Marino tastiere
Luigi Corsi basso, tastiere, voce
Andrea Romano batteria (1, 2, 5) ,Fabio Lizzio batteria

prodotto da Collettivo Delta Tau Chi per VM, autunno 1984-primavera 1985
registrato a Livorno, Villa Sansoni
pubblicato da VM, Ottobre 1985.
disegno e grafica: Giuliano Nannipieri

OEDIPUS REX 

Ultime danze di Tebe
Passioni per vivere ferite per morire
e dei gesti l’incendio
le visioni cedute
L’incendio purulento per le mie decisioni
i topi nella città felice
un’altra oppure solo la prima
Non farà nessuna differenza rosso dardo d’un arco d’argento
troveremo vermi per i sogni
troveremo fragili danze

Delfi
Un falso specchio di me
verità impossibili
eccesso d’ilarità
non più danze non qui
Per ogni Delfi questa menzogna
per ogni viso questo demone
pochi gesti poco di me
pochi sogni pochi moti
un’ultima cerimonia
lirico bando fugace
pace d’ogni gelido afrore
livido schermo diffuso
pace d’ogni gelido afrore
livido schermo diffuso
solo questo vivremo ancora
solo questo vivremo ancora

Immobilità leggendarie
Il mio sogno nell’incubo
I miei tempi arrivano
Se tu lo vuoi è la fine
Se ci credi l’inizio
Sono qui
Per vincere
Sono qui
Per vincere
Le tue tracce mi seguono
I suoi occhi maledetti
La mia vista impotente
Gelide nel tuo sentire
Le parole mi fuggono
I tuoi sogni distrutti
è tutto quello che voglio
Il mio sogno nell’incubo
Sono qui per vincere
Le tue tracce mi seguono
mi seguono
Gelide nel tuo sentire
Le parole mi fuggono
I tuoi sogni distrutti
è tutto quello che voglio

Lame
Del gesto le lame
Del gesto le lame
Occorrono danze per te
Occorrono sogni ardenti
Occorrono stanze vive
Occorrono lame
Occorrono lame

Ognuno può descrivere
Per il mio disgusto muto
Troppi tempi da infrangere
Troppe sporche
Delusioni
Su te stesso il tuo sangue
Su di te le lacrime
Ogni sorta di gesti
Ogni visione sacra
Ogni presenza viva

Puoi prendermi vivo
Oppure casto demonio
In diaboliche ecclesie
Vivido spazio rude
Dentro anni rigonfi

Nozze
Decisioni solo adesso
In clandestine verità
Divisioni della posta
Per eroiche trasgressioni

Uniremo sangue comune
Lascivi soggetti nel tempo
Chiedimi perché ti conosco
Dimmi che sono quello che sei

Non sopravviveremo alla luce
È solo la regola di tutto
Dimmi tutta la casta impotenza
Questo mio sangue cercava di te
Questi miei occhi supplici di nozze
Questi miei occhi supplici
Questi miei occhi supplici di nozze

Le stesse cose ritornano
Bando ai moti infallibili
Ritroviamo vecchi altari
Vecchie bastarde distanze
La gloria
Dei nostri sogni

E io qui ritorno colmo di
Sangue versato sadico
Non era che un grido
Mortale sorriso
Ferita delusa

Confondono le distanze
Riducono le trappole
Arriveremo in fondo ora
Ci troveremo statici

E io grido pallido colpevole
Per un tempo pagano
Non eran che tracce
L’impasse più feroce
Per un tempo pagano

Edipo Re
Di tenebre vecchio
L’avviso grida
Parole parole che vivono adesso
Nel tenero buio l’abisso di vetro
Contatti che sia
Che nasca che gridi
Languidi specchi riflettono occhi
Sanguigne fibbie del figlio di Cronos
Solo in me l’ostaggio
Contatti ricerca
L’abisso
Mi chiama nell’arido buio
Fantastici voli
Recupero di te
Detriti contatti visioni
Ogni estatico centro del nulla
Porzioni del giorno squartato
Ridi abbandono
Strazio dei tempi
E per coprire il sogno un incubo
E per trovare il tempo quel buio

L’esule cieco
Ultimo gesto
Ultimo rito
Per l’abbandono dell’uomo
Per vaghe gesta
Di tutti noi
Per vaghe gesta
Di tutti noi
Sto scherzando con le lacrime
Sto dicendo che accetto tutto
Perché male e bene hanno un senso
Perché a tutto sopravviverò
Sopravviverò
Solo drastiche danze su di me
Solo drastiche danze su di me
Su di me
Non so chi sono chi cerco
È solo la colpa di nessuno
È solo il mondo
Di chi viveva
È solo il mondo di chi viveva
Di tutti noi
Sto scherzando con le lacrime
Sto dicendo che accetto tutto
Perché male e bene hanno un senso
Perché a tutto sopravviverò
Sopravviverò
Solo drastiche danze su di me
Solo drastiche danze su di me
Su di me
Su di me